Biomassa
Con il termine biomassa si indicano tutti i materiali di origine vegetale destinati alla produzione di energia (termica,meccanica ed elettrica).
Questi materiali possono essere:
- scarti di lavorazione da agricoltura per l’alimentazione umana e zootecnia
- residui ottenuti dalla lavorazione del legno e dalla pulizia di boschi e foreste (se non del verde pubblico cittadino)
- rifiuti organici urbani (umido).
Ciò che fa rientrare la biomassa tra le fonti energetiche rinnovabili è la velocità con cui si ripristina.
Sono quindi da considerarsi biomassa sia il pellet, sia il cippato , materiali che vengono utilizzati come combustibili per impianti di cogenerazione e caldaie per il riscaldamento.
Il pellet ottenuto da sottoprodotti di foreste rinnovabili e da materiale legnoso non commerciabile, fa parte oltre a cippato e legna da ardere delle cosiddette biomasse legnose.
Dopo più di un secolo in cui l’energia è stata ricavata da fonti non rinnovabili, molto costose ed altamente inquinanti (carbone, petrolio, nucleare), l’utilizzo delle fonti rinnovabili è diventato un imperativo non solamente economico ma pure etico nei confronti delle generazioni a venire. (basti pensare ai cambiamenti climatici in corso imputabili alle massicce emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera.)
Il pellet si ottiene pressando la segatura di legno essiccata, ottenendo un prodotto completamente naturale a basso contenuto di umidità. Si trova generalmente confezionato in sacchi che possono essere comodamente riposti in stanze o garage oppure può essere stoccato in appositi contenitori (silos) esterni o interni. Tutto ciò ha reso il pellet, nel corso degli ultimi anni una biomassa tra le più utilizzate.